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Nell'apnea silenziosa di un'estate senza aria, un uomo corre incontro al suo passato, guardando in faccia una volta per tutte la propria vita, cercando di sanare le cicatrici più vecchie e profonde. Trascorre le giornate sorvegliando un ospite segreto: un prigioniero imbavagliato e legato al letto, verso cui prova un rancore e un odio profondi. Nel frattempo, scrive. Continui flash-back, inchiodati su un foglio di carta riportano alla sua soffocante vita familiare, e prima ancora a quella di ragazzino cresciuto negli squallidi casermoni della periferia milanese. Lentamente si ricompone l'implacabile mosaico della sua storia. E ancora, scavando a fondo, riemerge il dolore dell'infanzia, con un padre manesco, una madre rassegnata e la scoperta del sesso attraverso giornaletti pornografici, un sesso ambiguo, slegato dall'affettività, intriso di morbosità e voyeurismo, ma anche venato di infantile e ingenua curiosità. Poi la violenza, uno stupro pedofilo compiuto nella stretta cerchia degli amici che lascia tracce indelebili e mai superate. Amami è un libro dark, cupo, claustrofobico.